Alfredo D’Andrade

Carcare, Torino, Galleria Civica di Arte Moderna

Alfredo Cesar Reis Freire de Andrade, conosciuto come Alfredo d’Andrade (Lisbona 1839 – Genova, 1915), architetto, archeologo e pittore portoghese naturalizzato italiano. Artista complesso, di grande talento e di notevole vigore, giunge giovanissimo in Italia, a Genova, dove nel 1857 si iscrive ai Corsi di Prospettiva e Architettura dell’Accademia Ligustica; contemporaneamente frequenta lo studio del paesista Tammar Luxoro, grazie al quale conosce l’opera di Antonio Fontanesi, che lo colpisce profondamente. Matura una lettura del paesaggio antiretorica, lirica, lontana da schemi precostituiti, che viene ulteriormente rafforzata dalla frequentazione dei pittori della scuola di Rivara, l’ala realista e antiaccademica dell’arte piemontese. I suoi dipinti, e i deliziosi disegni e i piccoli studi, caratterizzati da colori chiari e luminosi e dalla precisione del disegno, testimoniano il suo felice rapporto con la natura; ritraggono spesso la campagna piemontese (Un mattino a Rivara, in cui predomina un verde intenso, il famoso verde di Rivara), i paesaggi alpini (Lo stagno di La Levat, 1861) ma anche i dintorni di Roma, dove l’artista soggiorna più volte (Dintorni di Roma, Ariccia, 1862), e naturalmente l’amatissima Liguria (Carcare,1869, Motivo sulla Bormida, esposto alla Mostra della Società Promotrice di Belle Arti del 1865 e donato da Vittorio Emanuele II al Comune di Genova). A partire dai primi anni settanta prevale in D’Andrade l’interesse per i monumenti del Medioevo e del Rinascimento, soprattutto piemontesi e liguri, che andava studiando da anni. Lavora con successo ad opere di restauro e ricostruzione in stile su edifici privati e pubblici, e nel 1884 é chiamato a Torino per collaborare alla realizzazione della mostra d’arte antica dell’Esposizione Generale Italiana del 1884. Realizza un complesso di edifici tuttora esistenti e visitatissimi lungo la riva sinistra del Po, ricreando un piccolo nucleo urbano medievale, il cosiddetto Castello medioevale del Valentino, che registra uno straordinario successo di pubblico e di critica. Grazie anche a questa prestigiosa opera, il ministro della Pubblica Istruzione lo nomina Regio Delegato per la conservazione dei Monumenti del Piemonte e della Liguria. Le opere di D’Andrade sono conservate in molti famosi musei, tra i quali la GAM di Torino, e in molte prestigiose collezioni private. (mb49)

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