I pittori paesaggisti del Grand Tour, Ferdinand Georg Waldmüller

Ferdinand Georg Waldmüller

Ferdinand Georg Waldmüller, Le rovine del teatro greco di Taormina, Sicilia. Liechtenstein Museum

Ferdinand Georg Waldmüller (Vienna, 1793 – Hinterbrühl, 1865). Uno dei più importanti pittori austriaci del periodo Biedermeier. Grande innovatore, pensa che l’arte debba basarsi sullo studio attento e approfondito della natura, ed è fortemente critico nei confronti dell’Accademia di Vienna che ritiene legata ad idee ormai superate. Molto apprezzato come ritrattista (suo un ritratto di Beethoven, 1823, perduto durante il secondo conflitto mondiale), pittore di genere e di nature morte, è però famoso soprattutto come paesaggista; lavora en plein air, dipingendo con grande maestria e tecnica raffinata paesaggi illuminati dalla luce naturale, vibranti di una intensa tavolozza di colori, ricchi di dettagli minuziosi, con una resa realistica quasi da cartolina, eleganti e mai banali. Viaggia molto in Italia, affascinato dall’arte e dall’archeologia, ed è fra i primi ad arrivare in Sicilia (Rovine del tempio di Giunone Lacinia presso Girgenti,1849). Raggiunge fama internazionale con una mostra a Buckingham Palace a Londra 1856 . Le sue opere sono conservate nei maggiori Musei (Belvedere e Kunsthistorisches Museum di Vienna, Ermitage di  San Pietroburgo, Royal Collection di Windsor) e in prestigiose collezioni private.

Come riconoscere un quadro di
Ferdinand Georg Waldmüller

I quadri di Ferdinand Georg Waldmüller sono caratterizzati dall’uso naturalistico della luce, un vero marchio di fabbrica, e dalla cura per i dettagli, resi mediante piccole ma vigorose pennellate. 

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Gabriele Gogna

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