I pittori paesaggisti del Grand Tour, Gerolamo Induno

Gerolamo Induno

Entrata di Vittorio Emanuele II a Venezia il 7 novembre 1866 (Museo del Risorgimento, Milano)

Gerolamo Induno (Milano, 1825 – 1890). Pittore storico, di genere e paesista, uno dei più celebrati pittori-soldato del nostro Risorgimento. Partecipa infatti a molti eventi di quell’intenso periodo storico: prende parte ai moti antiaustriaci del 1848, è volontario nella difesa di Roma (1849) e in Crimea (1854-55), e infine entra nelle file dei Garibaldini. Raccoglie così una sistematica e precisa documentazione degli eventi attraverso disegni, schizzi, appunti grafici, che poi traduce in una testimonianza cronachistica e storica, ma potentemente personalizzata, contribuendo in modo sostanziale all’edificazione dell’epica e della retorica risorgimentale, di cui diventa l’interprete ufficiale. I suoi quadri, intensi e partecipi, caratterizzati da un andamento narrativo rapido e brioso, sostenuto da una tecnica pittorica brillante e da un sapiente gioco dei colori e della luce, incontrano un sempre maggior successo di critica e pubblico (L’imbarco a Genova del generale Giuseppe Garibaldi,1860; Garibaldi ferito in Aspromonte, 1862); Re Vittorio Emanuele II°acquista per la propria collezione La battaglia della Cernaia (Gallerie d’Italia, Milano). A partire dalla fine degli anni Sessanta il mutato clima politico lo sospinge sempre più verso una pittura di genere, sfumatura già presente in alcuni dei suoi dipinti storici (L’addio alla mamma del garibaldino,1860, e Triste presentimento, 1862, Milano, Pinacoteca di Brera). Lasciati i temi risorgimentali, l’artista si esprime mediante una novellistica pacata, dolcemente malinconica e intimista (La filatrice, 1863, GAM Genova), un certo gusto aneddotico e un notevole virtuosismo nella resa minuziosa e raffinata dei decori, dell’arredamento, degli abiti (Partita a scacchi, 1881, Milano, GAM). Meno frequenti le sue prove paesaggistiche (1862, Gallerie d’Italia, Milano), che il pittore affronta comunque con grande padronanza, dipingendo i paesaggi con tocchi rapidi e ricercati effetti luminosi. Le sue opere sono presenti in importanti musei (Galleria di arte moderna Ricci Oddi, Piacenza; Pinacoteca di Brera, Milano; Pinacoteca Ambrosiana, Milano; Gallerie d’Italia, Milano) e in prestigiose collezioni private.

La pittrice (Collezione Fondazione Cariplo)

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