Scultura arte tessile di maria Lai. Girotondo con tre figure femminili. Arte sarda

Presentiamo una rarissima opera d’arte.
Girotondo con tre figure di Maria Lai.
Un opera museale. La più bella di questa categoria comparsa sul mercato negli ultimi 30 anni:
Un investimento certo che in futuro potrebbe rivelarsi molto remunerativo.

Misure: 15 x 12 cm  – altezza 19 cm

Maria Lai (Ulassai, 27 settembre 1919 – Cardedu, 16 aprile 2013)

Nel 1939 è iscritta al Liceo artistico Ripetta di Roma. I suoi maestri di pittura sono Angelo Prini e Marino Mazzacurati. Completati gli studi al liceo si sposta a  Venezia. Dal 1943 al 1945 è iscritta all’Accademia di Belle Arti. Frequenta il corso di scultura di Arturo Martini e  Alberto Viani. Nel 1945 rientra in Sardegna e insegna all’Istituto Tecnico femminile fino al 1949. In Sardegna ristabilisce i contatti con Salvatore Cambosu e nel 1947 con Giuseppe Dessì e Foiso Fois. Nel 1954 e nel 1957  Maria Lai è a Roma presso la galleria L’Obelisco di Irene Brin dove organizza la sua prima personale esponendo i disegni realizzati tra il 1941 e il 1954. Nel frattempo apre un piccolo studio d’arte e intraprende rapporti d’amicizia con Jorge Eduardo Eielson. Negli anni sessanta osserva le correnti emergenti contemporanee, come l’Arte Povera e l’Informale mettendo in campo le esperienze preziose con Arturo Martini e intervenendo sulla materia attraverso gli oggetti Ready-made del telaio e del suo utilizzo valorizzando gli oggetti del passato arcaico sardo. Inizia il suo percorso, che vede il passato come indagine del futuro. Nel settembre del 1971 a Roma, espone i primi Telai. La mostra fu curata da Marcello Venturoli presso la Galleria Schneider. Un avvicinamento all’arte tessile favorito dall’incontro con il maestro Enrico Accatino che inizia a operare per il rilancio dell’arte tessile, coinvolgendo anche alcune manifatture della Sardegna. Nel 1976 conosce Angela Grilletti Migliavacca, proprietaria e direttrice della galleria Arte Duchamp di Cagliari che sarà la sua futura curatrice personale. Nel 1978 è alla Biennale di Venezia grazie alla storica dell’arte Mirella Bentivoglio .

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