Bartolomeo Giolfino – scultore

Polittico ligneo di S. Luca, Musei Civici di Verona (particolare)

Bartolomeo Giolfino (Verona, 1410 circa – 1486 circa). Scultore appartenente a una nota famiglia di scultori e intagliatori veronesi. Figlio di Antonio, di cui oggi è sconosciuta la pur documentata produzione, risulta titolare dell’unica bottega di intaglio documentata in Verona all’epoca.  Nel 1433 firma e data un polittico in pietra tenera comprendente tre distinti scomparti (poi staccati e collocati separatamente, Chiesa dei Ss. Fermo e Rustico  e Pieve di S. Maria, Colognola ai Colli) dove si rivela come la sua formazione, pur legata all’ambiente veronese del terzo decennio del Quattrocento, sia però attenta agli apporti toscani connessi alla presenza in Verona di artisti come Nanni di Bartolo e  Michele da Firenze. Le medesime caratteristiche strutturali e decorative si ritrovano nel polittico di Avio (Madonna col Bambino e santi, ante 1445, Museo Diocesano Tridentino); agli anni settanta del 400 appartiene il bel Polittico ligneo di S. Luca, recentemente acquisito dal Ministero dei Beni Culturali ed esposto nei Musei Civici di Verona, opera  importante non solo per l’eccellente stato di conservazione ma anche perché testimonianza, nell’impianto architettonico e nella disposizione delle figure, del passaggio della scultura veronese dal Tardo Gotico al Rinascimento. Attribuzione certa a Bartolomeo Giolfino anche per la grande ancona a due piani, in legno intagliato, dorato e dipinto, rappresentante la Vergine col Bambino Santi, comunemente nota come Querini Stampalia (Gallerie dell’Accademia,Venezia, già nell’oratorio di villa Querini Stampalia, Pressana). Vengono attribuite all’artista anche altre opere, sia in legno che in pietra tenera, sempre nel territorio veronese. Bartolomeo Giolfino è sepolto nel monumento dei nobili Giolfino in S. Elena, presso la cattedrale di Verona. (mb49)

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