Storia dell’orologio (1900)

Orologio e timer da cucina, 1932. Museo d’arte di Indianapolis

Fra le fine dell’800 e l’inizio del 1900 la grande richiesta del segnatempo da polso continua a spingere la ricerca. Inizialmente concepito come orologio da tasca montato su un braccialetto, col tempo si delinea come prodotto specifico; nel 1907 la Maison Cartier crea un orologio per l’aviatore Santos-Dumont, cui aggiunge nel 1914 il primo orologio gioiello, con diamanti a taglio brillante, e poi il Tortue e il Tank (1917); negli anni trenta, su richiesta del Pasha di Marrakesch, creerà l’orologio Pasha;  la Breitling inaugura nel 1914  la nascita dei suoi primi cronografi da polso per l’aviazione; nel 1926 Rolex brevetta l’Oyster, prima cassa ermetica, la fabbrica di orologi Eletrion brevetta un sistema protettivo di cuscinetti, e sempre Rolex brevetta il movimento perpetuo (1932). Nel 1918 a Ginevra nasce la Baume & Mercier, una delle aziende più dinamiche nel settore degli orologi da polso; nel 1933 Patek Philippe presenta il Graves, orologio da polso estremamente complesso, che in un solo quadrante raggruppa l’ora, i minuti, i secondi, l’ora dell’alba e del tramonto, l’equazione del tempo, il calendario perpetuo, la carta delle stelle, le fasi lunari, il cronografo rattrappante con indicazione dei 30′ e delle 12 ore, con suoneria a 4 gong differenti, ripetizione dei minuti e sveglia. Nel 1939 si fabbricano le prime casse di alluminio, più leggere ed economiche; nel 1951 nasce a Milano il marchio Lorenz, che assembla movimenti svizzeri. Gli anni 70 vedono nascere gli orologi al quarzo, dove dominano  le giapponesi  Seiko e Citizen, che introducono la visualizzazione tramite  LED e poi LCD.  La supremazia della Svizzera, a lungo leader del mercato mondiale, viene messa in discussione dalle case giapponesi, competitive per le prestazioni e i prezzi bassi dei loro orologi. Ma nel 1983 la svizzera Swatch ridà vita al mercato elvetico, proponendo un orologio con movimento al quarzo analogico, water resistant 30 m. di profondità, cassa e cinturino in plastica, alta resistenza agli urti e prezzo contenuto, che presto scatena la passione dei collezionisti. Le aziende produttrici crescono di numero; entrano nel mercato anche maisons di gioielleria, case produttrici di auto ecc. che si sfidano con invenzioni sempre più complesse, perfezionamenti continui  del meccanismo, e uno studio sempre più accurato del design e dei materiali, creando orologi che spesso diventano veri e propri oggetti di culto. (mb49)

Orologio da tasca – Museo scienza tecnologia Milano

Gogna Bros

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