Como’ cassettone bambocci genovese noce epoca 500 Genova

Cassettone detto “a Bambocci”

Materiali: intagliato su noce massello – radica di noce

Epoca: 500 (XVI secolo)

Origine: Genova

Misure: 160 x 73 cm. Altezza: 108

Tra i modelli più ambiti anche in ambito Nazionale, il mobile a Bambocci,
rappresenta l’eccellenza e la forza dei grandi casati genovesi del 500.

Più di ogni altro modello di arredo domestico, è oggi simbolo dell’alta epoca italiana.
Estremamente raro da reperire tra antiquari e collezionisti,
che a dispetto di questi anni di crisi, se ne litigano il possesso.

Senza dubbio tutt’oggi “oggetto vanto” per le più ricercate dimore in stile antico, anche internazionali.

Pubblicazioni di riferimento e Restauri:

Ben difficile che con una datazione del genere, (più di 400 anni), un manufatto ligneo, possa giungere a noi senza interventi di restauro.
Sono presenti restauri che hanno coinvolto il particolare il fondo e le zampe.

I più autorevoli volumi di riferimento sono:
“Il Mobile in Liguria” a cura della Banca Carige del 1996,
o il raro volume: “Il mobile genovese” di Giuseppe Morazzoni edito in solo in 1000 copie da Alfieri Milano 1949, (di cui possediamo gelosamente esemplare numerato: 537).

Note Artistiche:

Difficile dire se le sculture del mobile sono articolate in modo da assumere un significato complessivo:
per tanto meglio formulare solo ipotesi.

Colpisce subito la presenza di molti putti, o bambini. Si tratta solo di un modello puramente decorativo? Oppure ci troviamo di fronte a qualche cosa di più complesso e narrativo?
Forse la chiave iniziale potrebbe esser data da una figura che è accompagnata da due bimbi.
A prima vista sembrerebbe trattarsi di una Carità.

Guardando meglio uno dei due è spinto in avanti dalla danna, che sembra allontanarsi da qualche pericolo.

Un altro elemento importante sembra essere quello rappresentato da un uomo col turbante, (nel linguaggio figurativo seicentesco “un orientale”) vicino ad un altro bambino.

Figura con turbante, ma anche incoronata, e ancora due cavalieri che calpestano una figura.
Anche le maniglie sembrano avere simili significati.
Soffermandoci su queste 4-5 raffigurazioni, a carattere sostanzialmente drammatico, le possibilità interpretative s’incentrano intorno al tema evangelico della Strage degli Innocenti, voluta da Erode.
(Matteo CAP. II, 16/18).