I pittori paesaggisti del grand tour, Anton Raphael Mengs

Anton Raphael Mengs

Ritratto di Johann Joachim Winckelmann (Metropolitan Museum of Art)

Anton Raphael Mengs (Aussig 1728-Roma 1779). Pittore, disegnatore, critico d’arte tedesco, teorico del Neoclassicismo e uno dei suoi protagonisti. Giovanissimo a Roma studia le statue del Belvedere e le Stanze di Raffaello, la cui suggestione si leggerà nelle sue opere. Pittore di corte a Dresda, dove realizza magistrali ritratti a pastello (Ritratto di Augusto III, Ritratto del padre, conservati alla Gemäldegalerie di Dresda) si trasferisce infine a Roma, in un atelier in Via Sistina;  conosce Johann Joachim Winckelmann, con cui condivide il rifiuto dell’estetica barocca dell’eccesso per un ritorno al puro, agli ideali di armonia, equilibrio, compostezza, proporzione e serenità secondo i tre principi fondamentali dell’arte: il primato dell’antico e la sua precisa imitazione documentata, il concetto di  bellezza ideale estrapolata dalla natura, il primato intellettuale del disegno sulla sensualità del colorito (dai Pensieri sulla bellezza e sul gusto nella pittura di Anton Raphael Mengs, 1762). Entra nelle grazie del cardinale Alessandro Albani, nella cui villa suburbana affresca la galleria con Il Parnaso (1761), manifesto del Neoclassicismo, composto con grande equilibrio e simmetria, ricco di citazioni tratte dalla statuaria antica e dagli affreschi di Ercolano e Pompei, in quegli anni  mentre nell’impostazione formale e nella disposizione delle figure si possono cogliere riferimenti al Parnaso di Raffaello (Stanza della Segnatura in Vaticano). É anche straordinario ritrattista, il più pagato e conteso in Italia e nelle corti europee di fine Settecento: il re di Spagna Carlo III lo nomina direttore della Real Accademia di San Fernando di Madrid dove svolge un ruolo importante nella formazione di Goya.  É anche un grande disegnatore: ritrae spesso il corpo umano nudo, ritenendolo il soggetto più nobile della pittura. I suoi disegni sono acquistati da molte accademie d’Europa per usarli come modelli; in particolare a Brera si conservano due suoi disegni (dei Telamoni) che mostrano gli angoli lacerati dai chiodini usati per appenderli al muro. Le sue opere sono conservate in importanti musei, celebri chiese e prestigiose collezioni private (MET New York; Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli; Cleveland Museum of Art; National Gallery, London; Museo del Prado, Madrid; Chiesa di CorteDresda; Sala dei Papiri della Biblioteca Vaticana, Roma; Palazzo Reale di Madrid).

Come riconoscere un dipinto di
Anton Raphael Mengs?

Nei ritratti ufficiali di corte, mostra grande virtuosismo (eccezionale la resa dei tessuti e degli ornamenti), mantenendo un difficile equilibrio fra i principi neoclassici e gli obblighi di corte, che lo legano a una certa impostazione tradizionale. Molto più libero, acuto e penetrante è invece nei ritratti di amici e negli autoritratti, caratterizzati da una notevole intensità psicologica.

Ferdinando IV di Borbone (Museo di Capodimonte, Napoli)

Parnaso, (Fondazione Torlonia)

Autoritratto (Museo dell’Ermitage)

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