I pittori paesaggisti del Grand Tour, Pompeo Batoni

Pompeo Batoni

Pompeo Batoni Francis Basset, Barone di Dunstanville, (Museo del Prado, Madrid)

Pompeo Girolamo Batoni (Lucca, 1708 – Roma, 1787). Pittore di fama internazionale, può essere considerato uno dei massimi rappresentanti della ritrattistica europea del suo tempo. Arrivato a Roma nel 1727 vi  costruisce in pochi anni una carriera straordinaria. Inizia con prestigiose commesse di dipinti sacri: fra i più celebri la Caduta di Simon Mago per la Basilica di San Pietro (oggi in Santa Maria degli Angeli), il Sacro Cuore di Gesù, nella Chiesa del Gesù, probabilmente l’immagine più diffusa e replicata nell’iconografia sul tema del sacro cuore, e la Sacra Famiglia, acquistato dal granduca Pavel Petrovic, futuro Zar, oggi all’Hermitage. Nel 1744 esegue il primo ritratto per un nobile irlandese di passaggio a Roma (Joseph Leeson, National Gallery, Dublino), dando così inizio a quello che ben presto diventa un irrinunciabile rito per i nobiluomini stranieri, soprattutto inglesi e irlandesi, impegnati nel Grand Tour. Batoni innova il ritratto, dipingendo i soggetti a figura intera, in atteggiamento informale, davanti agli sfondi suggestivi della campagna romana o ai più noti monumenti classici, spesso arricchiti da statue antiche e rovine. Acquista così grande prestigio e fama internazionale, e in breve anche sovrani, aristocratici, intellettuali, cardinali e perfino due Papi, Clemente XIII (Palazzo Barberini, Roma) e Pio VI (National Gallery, Londra) vogliono essere ritratti da lui. Nella tradizione del portrait de vérité, Batoni ritrae il personaggio con fedeltà, cura dei particolari, caratterizzazione psicologica; dipinge con una tecnica virtuosistica che porta a una resa smagliante dei colori (famoso il suo particolare rosso, detto appunto rosso Batoni), dei tessuti pregiati, delle pieghe, degli incarnati. La sua pennellata è chiara, leggera, disinvolta, l’impostazione nello spazio ha spesso un taglio originale; Batoni resta cioè un artista settecentesco, ma qualcosa nella sua pittura lascia presagire la nascita del gusto neoclassico. Famosissimo nella sua epoca, conosce un certo oblio fra l’800 e il  900, ma nel terzo centenario della nascita, tre mostre  (Museum of Fine Arts di Houston, National Gallery di Londra, Palazzo Ducale di  Lucca) lo rilanciano a livello internazionale: nel 2013 una sua opera, Susanna e i vecchioni, è stata battuta da Sotheby a più di 11 milioni di dollari. 

Come riconoscere un dipinto di
Pompeo Batoni?

Pompeo Batoni è pittore di grande virtuosismo tecnico; le sue pennellate sono date rapidamente, su uno o due strati, a colore ancora fresco. Dipinge con grande precisione mani, capelli, volti, e definisce con minuziosa cura i dettagli dell’abito, i ricami, i merletti, gli ornamenti. 

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