Roberto Matta

Felicidad sólida (Museo Soumaya, Città del Messico)

Poltrona MAgriTTA Un vero e proprio omaggio al Surrealismo. La mela verde e la bombetta nera, elementi figurativi ricorrenti nelle opere di René Magritte. (Gufram)

Matta o Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002). Pittore, disegnatore, architetto, uno degli artisti più visionari del 20° secolo. Dopo gli studi di architettura, si trasferisce a Parigi nello studio di Le Corbusier, ma il contatto con artisti e intellettuali quali Rafael Alberti, Federico García Lorca, Salvador Dalí, André Breton, Marcel Duchamp lo inducono ad abbandonare l’architettura per aderire al Movimento Surrealista, di cui diventa uno dei protagonisti; dal 1938 dipinge i suoi primi oli surrealisti, una serie di paesaggi fantastici, che definisce inscapes, una pittura attenta alla dimensione onirica e inconscia (Mind, Mind, Mind, 1951). Nel 1939, in fuga dalla guerra, si ritrova a New York con tutto il gruppo surrealista; carismatico, influenza molti giovani artisti della cosiddetta Scuola di New York (tra i quali Pollock, Rothko, Gorky e Motherwell), dando un impulso decisivo negli anni quaranta alla nascita dell’Espressionismo Astratto. Al periodo americano appartengono The Earth is a Man (The Art Institute of Chicago), The Day is an Attack (Museum National Fine Arts) e Onyx of Elettra (MoMa, New York), dipinto influenzato da tecniche automatiche e surrealiste con il quale acquisisce fama mondiale. Al suo ritorno in Europa, ormai artista di fama internazionale, rompe con i Surrealisti. I suoi dipinti riflettono il senso di smarrimento e l’ansia del dopoguerra; nei suoi  murali (nel palazzo dell’UNESCO a Parigi e in Cile a sostegno di Salvador Allende) e nei suoi quadri, segnati da un forte impegno politico, l’intensa carica emotiva si esprime con un luminoso cromatismo e con forme fantastiche, spesso arricchite negli anni sessanta  dall’uso dell’argilla per creare una nuova dimensione. Non dimentica la propria formazione, e crea  sorprendenti complementi d’arredo, alcuni dei quali (Malitte, Margarita, Sacco Alato, MAgriTTA) diventano icone del design internazionale. Le sue opere si trovano in alcune delle più importanti collezioni private e pubbliche del mondo, come il Centre Pompidou di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, l’Art Institute di Chicago, il Guggenheim Museum e il Metropolitan Museum di New York, il MoMA, il LACMA di Los Angeles, il MALBA di Buenos Aires, la Tate Britain di Londra. (mb49)

Malitte, prod paradisoterrestre

Gabriele Gogna

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