Neoclassico (Dagli anni Settanta alla fine del Settecento)
Le indicazioni cronologiche sopra indicate hanno solo un valore puramente orientativo, perché elementi neoclassicistici si trovano ben oltre gli anni novanta del Settecento. Il Neoclassicismo può essere interpretato come una reazione e un rifiuto dei contorcimenti del decorativismo estremo e delle bizzarrie dell’ultimo Barocco ( Barocchetto e Rococò ). Elementi di questo “ ritorno all’ordine ” appaiono già con notevole evidenza, nello Stile Luigi XVI. Vengono abbandonate le “ follie “ curvilinee e le intricatissime proliferazioni degli stucchi. Prevale quindi una forte sobrietà, anzi a volte una vera e propria austerità. Il tutto ispirato, ovviamente, all’antico. A questi cambiamenti, quindi, non sono certo estranei gli scavi di Ercolano e Pompei conosciuti attraverso pubblicazioni come : “ Le Pitture Antiche di Ercolano “ pubblicate fra il 1762 e il 1779 e diffuse dalla corte napoletana, in tutta Europa. Teorici poi di grande levatura come J. J. Winckelmann dettarono alla cultura del tempo una vera e propria “Bibbia dell’estetica “ che da allora fu detta moderna.